Contro il City vincere per il primato, ma anche per ritrovare fiducia e gioco

Juventus-Milan al di là dei tre punti e di una giocata fantastica non ha portato nient’altro di positivo per far sorridere i bianconeri, nonostante le buone attenuati fornite da pesanti assenze. Il gioco latita, la confusione dei benedetti numeri che compongono un modulo di gioco regna ancora sovrana, e giocatori come Hernanes sollevano di partita in partita dubbi e perplessità rilevanti, che tuttavia non sembrano intravedere spiragli di calda luce.

VINCERE PER LA FIDUCIA – Insomma, alle porte di dicembre la situazione bianconera non appare certo fra le migliori. Tuttavia per la squadra di Allegri è indispensabile che le vittorie arrivino. Il motivo principale, naturalmente, è quello di colmare sempre più il ritardo che separa la Juventus dal primato in classifica e, in Champions League, di superare il girone da regina. E’ importante infatti presentarsi agli ottavi di finale della maggiore competizione europea per club da vincitrice del gruppo D per alzare ulteriormente il livello di autostima della rosa, al di là delle migliori probabilità di incontrare avversari perlomeno sulla carta più abbordabili. La coppa dalle grandi orecchie, del resto, sotto l’aspetto emotivo è capace di regalare forza e nuovo vigore alla marcia stagionale di una Juve partita con evidenti difficoltà, ragion per cui anche la gara di ritorno contro i Citizens è destinata a rappresentare un crocevia determinante, come del resto fu anche in occasione dell’andata, per il prosieguo del percorso bianconero. Oltremanica la Juventus, specialmente in virtù della condizione fisica e mentale in cui versava, si rese autrice di un’impresa di non poco conto sbancando l’Etihad Stadium addirittura andando dapprima in svantaggio. Allo Juventus Stadium adesso sarà nuovamente chiamata a battere il Manchester City per ribadire la propria forza nonché la leadership di un girone che, al momento dei sorteggi, fece addirittura credere a molti che il solo pensiero di superarlo si sarebbe rivelato certamente fattore complicato.

VINCERE PER IL BEL GIOCO CHE VERRA’ – Ancora un test per la banda di Massimiliano Allegri, dunque. Un test che potrebbe decidere le gerarchie esatte del raggruppamento innanzitutto. Un test di qualità in cui il tecnico toscano verrà chiamato ancora una volta a decidere quale vestito potrà essere più adatto per il gran gala di Champions. 4-3-3 o 3-5-2? Dilemma che pare orientarsi sulla scelta del primo schema, con Cuadrado e Morata pronti ad affiancare uno fra Dybala e Mandzukic. Al di là delle assenze (Khedira su tutti), che possa essere finalmente l’occasione in cui trovare l’abito più adatto a questa squadra. Un modulo, dunque, che in occasionI delicate ed importanti come questa potrebbe favorire non pochi fattori (fra l’altro determinanti anch’essi) come l’agonismo, la determinazione e la voglia di dettare legge davanti al proprio pubblico. E poi chissà, magari il principio di uno stazionamento per il futuro e quella quadra finalmente ritrovata. Probabilmente non potrebbe esserci medicina migliore che favorisca il gioco di Madama, al di là dei risultati. Va da se, quindi, che interpreti e intensità andranno ad amalgamarsi di conseguenza in un tutt’uno sotto l’insegna del modulo stabilito. Perchè vincere è l’unica cosa che conta, e mai come negli ultimi mesi è stato ribadito concetto più vero, ma se ti chiami Juventus anche il gioco gradirebbe la sua parte. Cominciare dal City di Pellegrini a questo punto appare d’obbligo, c’è uno Stadium intero che aspetta di abbracciare una prestazione convincente e che possa far ritrovare primato e solidità a questa Juve.

Rocco Crea (@Rocco_Crea)

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