Alex Sandro a La Stampa: “Dura ambientarsi, ma vivo il sogno di molte persone”

Da oggetto misterioso a fattore determinante. In due partite la condizione di Alex Sandro è cambiata radicalmente e ora il popolo juventino è pazzo di lui. Tutti lo vogliono in campo, tutti sono convinti delle sue qualità e con Dybala è l’uomo del momento. La Stampa l’ha intervistato per conoscerlo meglio e capire come sono andati questi primi mesi con la maglia della Vecchia Signora.

DECISIVO – Il portoghese respinge subito la nomea di ‘uomo del destino’, affibbiatagli dopo il secondo assist decisivo allo Juventus Stadium: “Io non mi sento uomo della provvidenza, mi sento solo juventino e ovviamente sono felice per queste due vittorie. E mi fa molto piacere abbia segnato Dybala”. Al destino, però, l’ex Porto ci crede: “Credo nel destino, ma soprattutto nel lavoro, che è quello che ti permette di mostrare poi le tue qualità. Sia che giochi un minuto, sia che ne giochi novanta”.

IMPATTO – L’impatto con il calcio italiano, però, non è stato semplice: “Sì, è stato complicato, perché bisogna ambientarsi, ora però mi sento al 100% parte di questa squadra che più vince più si rafforza”.Magari qualche difficoltà in più l’hanno creata quei 26 milioni spesi per portarlo a Torino, che facevano presupporre un impiego maggiore: “Un giocatore pensa sempre di giocare, diciamo la verità. Però serve pazienza e poi nella mia posizione ho un grande calciatore come Evra da cui posso solo imparare. Allegri mi dà sempre fiducia”.Ma come si aspetta il momento giusto? “Bisogna essere sempre felici e ricordarsi che stiamo vivendo un sogno che vorrebbe vivere chiunque”.

OBIETTIVI – Contro il Manchester City, vista l’indisponibilità di Evra, potrebbe essere il suo momento: “Non so se giocherò, so che abbiamo un match molto importante che dobbiamo affrontare al meglio. Dovremo dare tutto per restare concentrati e vincere”.Champions League a parte, Juve ancora in corsa per lo scudetto? “Ci pensiamo, ma dobbiamo vivere partita dopo partita. Il campionato è ancora lungo e noi vogliamo lottare fino all’ultimo punto. Stiamo migliorando, ma possiamo fare ancora meglio”.

Edoardo Siddi

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