Flessibilità al Max: provate tutte, trequartista e rombo ormai lontani ricordi

Ritenuto integralista del 4-3-1-2 e innamorato della figura del trequartista, negli anni in bianconeroMassimiliano Allegri ha mostrato che il suo credo calcistico è ben lontano dalla monotonia e dalla rigidezza tattica. Tanti moduli provati, ammesso che, come affermano i più esperti, il calcio possa essere riassunto in numeri, e risultati a dir poco straordinari il primo anno, e una lenta ma fiduciosa risalita nell’anno attuale contraddistinto da parecchi cambiamenti in rosa.

CONTINUITÀDI LAVORO – Il giorno dopo l’addio di Antonio Conte da Vinovo ci si chiedeva che fine avrebbe fatto il 3-5-2 che aveva portato, di fatto, i 3 scudetti tra i quali quello del record dei 102 punti, e quali uomini il tecnico livornese avrebbe utilizzato per il suo classico rombo di centrocampo. La risposta si è fatta attendere un bel po’, visto che Allegri ha saggiamente optato per una conferma iniziale del “modulo contiano” per poi gradualmente passare alla difesa a 4 e al collocamento di Vidal (trequartista atipico tanto quanto lo era Boateng nel Milan) tra le linee offensive.

PASSAGGIO A 4 E ROMBO – Acquisita la fiducia necessaria, Allegri ha proposto la difesa a 4, assente dai primissimi mesi dell’esordio di Antonio Conte in bianconero, e gli esiti, soprattutto in campo europeo, sono stati a dir poco entusiasmanti con una compattezza tale da cedere solo ed esclusivamente (e non con facilità) al super tridente blaugrana in finale di Champions. Ceduti i pezzi da novanta, era necessario ricostruire la squadra, e quello che sembrava il momento ideale per poter ottenere dal mercato un trequartista ad hoc, si è trasformato, per motivi svariati che non ripetiamo, in una porta chiusa che pare invece aver aperto un portone ancora più grande e capiente. Ecco il 4-3-3 di Allegri.

TRIDENTE, ARRIVANO CONFERME – Solo un periodo? Le voci insistenti sull’arrivo in inverno di Lavezzi dal Psg farebbero pensare a tutto tranne che ad un’idea passeggera. L’argentino sarebbe il giocatore ideale da inserire in un tridente che vedrebbe a destra uno specialista del ruolo (Cuadrado) e a sinistra il Pocho al posto di un Morata spesso eccessivamente sacrificato sulla fascia. Lo spagnolo andrebbe a fare concorrenza al centro dell’attacco a Mandzukic, Zaza (possibile partente) e Dybala, abile nell’adattarsi anche nel ruolo di prima punta nonostante l’esile statura fisica.

Tanti moduli utilizzati in appena 18 mesi. Dopo le iniziali e normalissime difficoltà, Allegri è riuscito sempre a sciogliere il nodo tattico bianconero nelle diverse fasi del suo lavoro a Vinovo. La speranza è che il 4-3-3, ovvero l’immediato futuro della Juve, possa ancora una volta far gioire il popolo di Madama.

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