Gli avversari ‘sfottono’ l’undicenne: “Pelato”. Il messaggio di Collina è da brividi

Mario Bettinzoli è un bambino bresciano di un undici anni che gioca nella Mario Bettinzoli, squadra di Brescia. Il ragazzino è affetto da alopecia, malattia che provoca la caduta dei capelli e ha vissuto un episodio spiacevole. Durante una partita gli avversari l’hanno chiamato insistentemente “Pelato”e  l’undicenne si è messo a piangere. Il suo allenatore è riuscito a stento a convincerlo a continuare a giocare, successivamente si è rasato i capelli a zero in segno di solidarietà.

Pierluigi Collina, capo degli arbitri della Uefa, anche lui affetto dalla stessa patologia, ha voluto mandare un messaggio al ragazzo, rivolgendosi alla Gazzetta dello Sport:

“Sei troppo piccolo per potermi conoscere o per sapere chi sono, ma se hai giocato con la PES sulla Playstation magari mi hai visto arbitrare una partita. Anch’io come te ho una caratteristica particolare, non ho capelli né peli e questo per un’alopecia che mi ha colpito quando avevo 24 anni – si legge sulla rosea – Devo dire che sono stato più fortunato di te, perché a 11 anni è molto ma molto più difficile. Come arbitro sono stato “bravino” e di sicuro avrei raggiunto comunque i traguardi che ho raggiunto. Certamente però il non avere capelli mi ha reso molto più riconoscibile e famoso. Quando ti senti dire “pelato”, come è capitato anche a me tante volte, non farci caso. Chi te lo dice è invidioso del fatto che tu riesci comunque a fare quello che vuoi fare, con o senza capelli. Non farci caso perché è con l’indifferenza che puoi dimostrare quanto sia misero chi si esprime così. Il tuo allenatore ha fatto un gesto molto bello, devi esserne fiero. Dimostragli che hai capito il messaggio e non aver paura di far vedere a tutti la tua testa senza capelli. D’altronde tanti personaggi, anche grandi campioni, si radono a zero. Tu hai la “fortuna” di non aver bisogno di farlo. Un abbraccio, Pierluigi Collina”.

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