Operazione risalita per la Juve. Ma la pendenza è elevatissima

La vittoria di Empoli non ha certo cancellato i problemi della Juventus, ma ha dato per la prima volta un briciolo di continuità. I tre punti non devono illudere, ma la Vecchia Signora ha il compito di crederci fino alla fine: la rimonta deve essere tentata con ogni mezzo. I punti che separano dalle prime sono parecchi, questo è evidente, per questo Allegri ragiona per piccoli passi. Si inizi a dimezzare lo svantaggio. Entro Natale, dice il mister.

La strada, però, è parecchio in salita. Il calendario da qui alla fine del 2015 non è certo morbido e considerando che questa Juve non offre più grandi garanzie, ogni partita rappresenta un’incognita. Dopo la sosta c’è subito il Milan, che contro l’Atalanta si è riscoperto bruttino, ma ha comunque fame e sarà stuzzicato da una sfida storica allo Juventus Stadium. Archiviati i rossoneri sarà il turno del Palermo, stavolta in Sicilia, in uno stadio davvero ostico per i bianconeri. Poi sotto con la Fiorentina, che rappresenta una sfida forse cruciale. I viola sono primi con merito e contro la Vecchia Signora avranno anche stimoli extra dovuti a una rivalità sentitissima nel capoluogo toscano. Si passa poi da Roma, contro la Lazio, che tra le mura amiche è scivolata solo contro il Milan e chiuderà il filotto la sfida contro il Carpi allo Juventus Stadium. Ricapitolando: Milan, Palermo Fiorentina, Lazio e Carpi. Percorso complicato. 

In mezzo a tutto ciò ci si gioca la Champions League. Manchester City a Torino e Siviglia in Spagna. Due sfide difficili che la Juve non può permettersi di fallire. Non superare il girone costituirebbe un fallimento difficile da perdonare.  Si deve evitare di perdere con gli inglesi per cominciare, così da evitare che la sfida contro il Siviglia si trasformi in un inferno.

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