Profeta, liberati dal complesso del vira latas

Nelson Rodrigues, scrittore citato da Federico Buffa nel suo libro “Storie Mondiali“, professa una vera e propria massima sui calciatori brasiliani: “Qualunque calciatore brasiliano, quando si libera dalle sue inibizioni e si mette in stato di grazia, è qualcosa di unico in termini di fantasia, improvvisazione e inventiva. Solo una cosa lo ostacola, e a volte neutralizza le sue qualità: è quello che io chiamo il complesso del vira latas(in italiano:cane senza padrone)“. Sono passati diversi anni dalle dinamiche che hanno dato vita a questa citazione, ma la musica è sempre la stessa. Oggi parleremo di un brasiliano che è in cerca della migliore forma e, possibilmente, dello stato di grazia: Hernanes.

L’ARRIVO
– Nel’ultimo giorno di mercato, Beppe Marotta, dopo un mercato iniziale con i botti, vorrebbe regalare la ciliegina sulla torta ad Allegri, ma che durante le ultime 24 ore la scelta non è più vasta, in tutti gli ambiti, è cosa nota. Il tecnico bianconero richiedeva un trequartista, si sondano vari nomi, tra cui il tanto acclamato Draxler, finito poi al Wolfsburg. Si vira dunque sul brasiliano che tanto bene aveva fatto in terra romana, ma che a Milano stava facendo vedere soltanto sprazzi del suo talento. Alle casse interiste vanno undici milioni. Hernanes viene accolto dallo scetticismo di alcuni e l’entusiasmo di altri. Ha una grande voglia di dimostrare, ancora una volta, il suo valore.

IL BILANCIO – Per adesso il brasiliano ha collezionato 6 presenze, 0 goal, 1 rosso e tanta, tantissima panchina. Ha pagato forse l’errore commesso nella gara con il Napoli, dove, involontariamente, serve ad Higuain il pallone del definitivo 2-1. Allegri l’ha provato più volte come regista davanti alla difesa, ma l’esperimento si è rivelato negativo. Il brasiliano non riesce ad ingranare, è lento e macchinoso e le sue prestazioni sono tutt’altro che indimenticabili. Nell’ultima partita di campionato, quella giocata contro il Torino, Allegri lo posiziona dietro le punte. Ruolo ricoperto per 10′, complice l’infortunio di Khedira, che costringe il tecnico toscano a metterlo qualche metro più indietro. In quest’occasione la sua partita non è stata perfetta, ma nemmeno da buttare. In Champions viene riproposto come vertice alto del rombo. Partita sottotono, viziata da un rosso per un fallo piuttosto ingenuo, che costringe in bianconeri a giocare in 10 gran parte della gara.

LA PAZIENZA, VIRTU’ DEI FORTI – Le premesse non sono state di certo incoraggianti, ma l’uomo è capace di cambiare idea e posizione dall’oggi al domani, come se nulla fosse. Di conseguenza, Hernanes, ha dalla sua parte la voglia e il tempo. Queste due componenti non mancano. A mancare, soprattutto nell’Italia calcistica, è la pazienza, quella finisce presto, forse troppo. I tifosi bianconeri sono stati abituati bene negli anni, data l’attitudine naturale a vincere e, soprattutto, a convincere. Diversa è invece l’abitudine che riguarda i brasiliani che vestono in bianconero. Ultimo in ordine di tempo ad aver deluso le aspettative, è il brasiliano Diego. Arrivato come “profeta”, appunto, in patria, e andato via in un silenzio surreale, disturbato solo dalla minusvalenza avvertita dalle casse bianconere. L’obiettivo di Hernanes deve essere quello di entrare nel cuore dei tifosi juventini, dove non è facile entrare, ma è difficile uscire. Tanto lavoro, impegno e dedizione, ma soprattutto attaccamento a quella divisa che può permettergli di dare una svolta, seppur tardiva, alla sua carriera. La Juventus sta attraversando un periodo difficile, ma ha tre competizioni da onorare al meglio, e si sa che il modo migliore di onorare una competizione è uno solo: vincerla. Il centrocampista brasiliano ha la fiducia di Allegri e, nonostante qualche dichiarazione poco opportuna, anche della società, che non vuole altro che il bene della squadra. Per tornare a vincere ci vuole serenità, la stess ache serve ad Hernanes per ritrovare se stesso e fare bene in bianconero. Quindi, dato che l’obiettivo di tornare ai vertici, accomuna tutto l’ambiente, la fiducia deve essere riposta palesemente, soprattutto verso chi è in difficoltà. E allora forza, Profeta, rialzati!

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