Empoli-Juve, l’analisi dell’attacco – Ecco Mario: lavora e punge. Dybala c’è, Morata vanitoso

Le notizie più belle della giornata bianconera arrivano dal reparto d’attacco e hanno un nome ed un cognome: Mario Mandžukić. Il croato è stato tra i più criticati nell’avvio difficoltoso della Juventus, ma tra una polemica e l’altra, tra un votaccio e l’altro, il numero 17 è alla quarta rete stagionale ed è l’unico calciatore ad aver siglato almeno un gol in tutte le competizioni disputate (Supercoppa italiana, Campionato e Champions League).

ECCO MARIO – Mandžukić difficilmente brilla nei match disputati, ma proprio come nella partita di Empoli riesce ad essere decisivo e pungente come pochi. Nel primo tempo, prima di trovare il gol che ha aperto la via al pareggio e poi al sorpasso dei bianconeri, ha tentato di replicare la bellissima rete messa a segno a Manchester contro il City. Cross in mezzo e spaccata a cercare il pallone: esito purtroppo differente da quello di Champions. Il gol della punta juventina è di rapina e l’astuzia con la quale riesce ad ingannare Skorupski con un doppio tocco in scivolata è da applausi. Pochi dubbi sulla volontarietà del gesto. Decisivo anche nel terzo gol della Juve con un palo colpito, respinto in gol da Dybala. In un attacco che difficilmente punge in area di rigore, ritrovare passo dopo passo la grinta dell’ex Atlético risulta fondamentale.

TOP E FLOP – Deludente la prestazione di Morata. Lo spagnolo dovrebbe essere il giocatore in più della squadra, l’uomo capace di risolvere le partite più complicate e chiuse, invece al Castellani è risultato compassato, e spesso vanitoso nelle giocate. Troppo tempo palla al piede, con i difensori toscani pronti a raddoppiare e togliergli la sfera. Prova sempre un dribbling di troppo ritardando ogni volta in maniera decisiva il tiro dal limite. Rivedibile la sua gara. Dall’altra parte, invece, ancora una volta Dybala. L’argentino non tradisce e nei pochi minuti a disposizione mette in mostra il suo talento contornato da ciò che gli riesce meglio, ovvero il gol che sigilla i 3 punti. Finora è stato proprio lui il più freddo tra i centravanti della Juve e ancora oggi alla prima occasione non ha mancato la porta. Se non strettamente necessario, da non togliere.

 

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