Empoli-Juve, l’analisi tattica: un punto di partenza. Con questo modulo, Mandzukic va

Operazione rimonta, atto uno. Sembra un film già visto, ma non lo è: la Juventus, finalmente, riesce a vincerne due di fila, per la prima volta in questa disastrata stagione. È un punto di partenza, deve esserlo. Manca ancora tanto, a partire dal gioco per finire con un modulo fisso, che forse solo il mercato di gennaio potrà consegnare, con il possibile arrivo di Lavezzi. Già, perché questo 4-3-3 sembra funzionare, anche se magari la rosa non è costruita su questo schema.

Si nota, tanto, quando si vede Morata sulla fascia. Non è il suo ruolo, troppo sacrificio. E in avanti, infatti, lo spagnolo non punge. Cuadrado, invece, viene cercato molto di più, nel tentativo di aprire la difesa dell’Empoli, come sempre ben messo in campo, anche se un po’ sprecone dopo il vantaggio iniziale. Il tutto per favorire il gioco di Mandzukic, molto più a suo agio in questo contesto tattico. Il croato, oltre al gol fortunoso, appare molto più pericoloso in zona gol: deve essere solo servito a dovere.

Potenzialmente, però, questo modulo può dare grosse soddisfazioni. A tratti, si vede un bel gioco, con scambi veloci e precisi. Come al solito, il gol subito arriva alla prima occasione utile, ma Bonucci ci mette del suo. Per il resto, a centrocampo Marchisio si rivela il solito elemento d’oro, con il suo lavoro di copertura su Saponara e d’impostazione, insieme a Khedira, rischiato dal primo minuto. Ottimo anche il lavoro nella doppia fase di Evra, preziosissimo. E, allora, che Empoli sia un punto di partenza. Quello giusto, finalmente.

Felice Lanzaro (@FeliceLanzaro)

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