Primavera, Torino – Juventus 1-1 Le pagelle dei bianconeri. Signori, è tornato Clemenza

Torino – Juventus 1-1 Le pagelle dei bianconeri

Vitali 5.5 – Sempre attento in uscita, non deve compiere praticamente nessun intervento, ma non è esente di colpe sul gol granata. Esce con indecisione sull’avversario, finendo nella classica via di mezzo che significa errore sicuro.

Lirola 7 – Si conferma, come nella gara d’esordio, tra i migliori. Corre senza sosta per 90 minuti, è una spina nel fianco costantemente per la difesa avversaria e quando deve proteggere la sua area non sbaglia niente. Nel primo tempo è l’uomo più pericoloso, nella ripresa lascia il compito di offendere a chi lo fa di mestiere e strappa applausi per una grande chiusura all’ultimo minuto, su un lancio lungo che aveva tagliato fuori Parodi.

Blanco Moreno 5 – Unico fuori quota dei bianconeri, dovrebbe essere il più esperto. Invece si fa uccellare come un bimbo sul gol del vantaggio granata e per tutta la gara non trasmette proprio grande sicurezza. Prova a recuperare aiutando in fase di impostazione, ma i risultati sono discutibili.

Parodi 5.5 – Alterna buoni interventi a dormite colossali, un po’ come aveva abituato in passato. Nemmeno il tempo di lodarlo per la concentrazione (vedesi pagelle della scorsa settimana) che si fa espellere in Youth League (ok, discutibile il rosso) e mostra le solite dormite nel derby.

Zappa 5.5 – Ha corsa e si vede, ma commette alcuni errori banali in fase di palleggio e, soprattutto, perde la palla da cui ha origine il gol del Torino. Può fare di più e lo sa bene anche lui.

Muratore 5.5 – Il match winner dello scontro in Coppa Italia dello scorso dicembre non riesce a ripetersi, apparendo in difficoltà. Tatticamente è ordinato come suo solito, ma palla al piede commette errori non da lui.

Romagna 6.5 – Il nuovo ruolo sembra calzargli a pennello. Conferma quanto di buono mostrato nelle prime due uscite con un’altra prestazione tutta ordine e sostanza. Non sbaglia nulla e fa passare il meno possibile, con il carisma del capitano.

Vitale 6 – La tiritera dell’anno scorso ricomincia: da lui ci si aspetta di più. Oggi fa tanto lavoro oscuro, combatte e finalmente limita i leziosismi, ma non sempre è nel vivo del gioco e a tratti commette errori inaspettati da uno con le sue qualità.

Kastanos 5 – Deve fare il Clemenza, ma quando quest’ultimo entra in campo si vede tutta la differenza. Sempre un tocco di troppo, mai una verticalizzazione improvvisa, pochissimi anche i dribbling. Paradossalmente meglio quando costretto a fare l’interno di centrocampo, nel finale.

Vadalà 5 – Un fantasma. Se a Modena aveva riscattato un pessimo primo tempo con una buona ripresa, stavolta non cambia passo e il film della sua gara rimane noioso e monotono. Avesse saltato l’uomo una volta…

Favilli 6.5 – Combatte su tutti i palloni e seppure le occasioni siano poche si fa sempre trovare pronto. Mezzo voto in più, poi, per la caparbietà con cui ruba il pallone che serve in un istante a Clemenza per il gol del pareggio. Con un riferimento così in avanti tutto è un po’ più semplice.

Clemenza 7 – Signore e signori, è tornato. Oggi con il numero 20 (ma rimane il vero 10), illumina dopo pochi istanti con dribbling brucianti e un tiro pericolosissimo, per poi siglare il gol del pareggio con la solita classe e freddezza. Vederlo giocare continua a essere un piacere e con lui in campo la musica cambia. Diventa più bella e, soprattutto, più vincente.

Udoh 6.5 – Confusionario come sempre, si guadagna un voto così alto perché con la sua corsa e la sua voglia mette in seria difficoltà la difesa avversaria e contribuisce a suonare la sveglia. Certo, la freddezza è sconosciuta e si fa pescare davvero troppe volte in offside, ma la perlomeno, a differenza di Vadalà, crea qualche problema.

Grosso 6– La squadra tiene il campo molto bene e non si può dire che le sue scelte siano sbagliate. I cambi arrivano al momento giuso e, soprattutto, getta nella mischia gli uomini giusti. Ci sono ancora parecchie cose da migliorare, questo va detto, ma la strada sembra quella giusta.

Edoardo Siddi (@Edosiddi)

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