Velocità, dribbling e imprevedibilità: ecco la ricetta di Pellegrini

Se dovessimo guardare solamente ai risultati finora ottenuti in questo primo scorcio stagionale, il Manchester City sembra di un altro pianeta rispetto alla Juventus. 15 punti ottenuti su 15 disponibili in Premier, 0 gol subiti e 11 messi a segno sono grandi numeri di una grande squadra. Il City guidato da Manuel Pellegrini è pieno zeppo di top player, si divertono e fanno divertire. A dimostrazione del fatto che sono una squadra sempre alla ricerca del gioco avvolgente fatto di possesso e verticalizzazioni, gli 11 gol finora timbrati sono equamente distribuiti tra i tre settori del campo (3 dalla difesa, 5 dal centrocampo e 3 dagli attaccanti).

TALENTO SULLA TREQUARTI – Pellegrini in questi ultimi giorni ha ritrovato alcuni elementi importanti per il suo scacchiere, vuotando in buona parte l’infermeria. Zabaleta ne avrà ancora per un po’ per via di una operazione al naso, così come Clichy che avrà per un mese per un infortunio alla caviglia. Mentre dopo il turno di riposo contro il Crystal Palace (decisa all’ultimo secondo da un gol di Ineanacho ndr.), ritornano arruolabili David Silva e Raheem Sterling. Il primo dovrebbe scendere regolarmente in campo dall’inizio, mentre l’ex Liverpool dovrebbe accomodarsi in panca. L’atomica trequarti sarà composta, oltre da Silva, da Navas e De Bruyne. Velocità, dribbling, verticalizzazioni e 1vs1 sono il loro pane quotidiano. Da parte dei bianconeri è richiesto un lavoro certosino tra centrocampo e difesa per arginare il loro talento.

IL VERO FULCRO – Il City però non è solo questo. Senza Aguero perdono il loro punto di riferimento in attacco, ma a sostituirlo ci penserà con ogni probabilità Wilfried Bony. Ma il vero cervello della Pellegrini-band sta nei piedi del metronomo Yaya Touré, il comandante del centrocampo. Indubbiamente tra i giocatori più completi e forti al mondo, riesce ad imporre il suo ritmo alla squadra e conseguentemente al match, instradandolo sui propri binari. Al suo fianco ci sarà Fernandinho che si occuperà di far legna in mezzo al campo, senza disdegnare però inserimenti alle spalle delle punte. I due gol messi a segno fino ad ora sono la riprova del suo ottimo stato di forma.

Infine, la classica retroguardia a quattro sarà composta da Sagna a sinistra, Kompany, Mangala e Kolarov a destra. L’unico dubbio riguarda l’utilizzo o meno di Otamendi in ballottaggio con Mangala, che proveranno a fermare gli avanti bianconeri messi in campo da Allegri.

 

Oscar Toson

 

 

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