ESCLUSIVA SJ – Sandro Sabatini: “L’assenza di Pirlo non peserà. Sarà un campionato molto equilibrato”

Un solo punto nelle prime tre uscite in campionato, la Champions che sta per iniziare con l’infermeria che riaccoglie Marchisio, fulcro del centrocampo bianconero. Insomma, un inizio non proprio esaltantante per la Juventus. Per analizzare il momento difficile dei bianconeri, il mercato ed altre vicende legate al calcio italiano, noi di SpazioJ abbiamo contattato Sandro Sabatini, noto giornalista di Premium Sport.

La Juventus si è privata di tre giocatori fondamentali, cardini della squadra che ha conquistato quattro scudetti consecutivi, due supepercoppe Italiane, una coppa Italia e un secondo posto in Champions. Vidal è stato ceduto per una cifra importante, mentre Tevez e Pirlo sono stati “accontentati”. Secondo lei , quanto peserà la loro assenza, pur tenendo conto del fatto che ci troviamo dinanzi a tre giocatori di cui difficilmente si trovano sostituti all’altezza sul mercato?

L’assenza di Pirlo non peserà perchè – bisogna essere onesti – l’ultimo Pirlo non era più il fuoriclasse di due o tre anni fa. L’assenza di Vidal e Tevez si farà sentire parecchio sia per il loro valore, sia perchè (soprattutto perchè) sono stati presi sostituti che al momento non si sono dimostrati all’altezza. Hernanes, che pure ha debuttato discretamente, non ha le stesso caratteristiche arrembanti di Vidal. Dybala, che pure ha segnato con puntualità, non ha ancora il “peso specifico” di Tevez: nè in campo, dove fa meno paura; nè in spogliatoio, dove è troppo giovane.

Götze, Draxler, Isco. Questi sono solo tre degli innumerevoli giocatori accostati alla Juventus quest’estate. La società, nell’ultimo giorno di mercato, ha acquistato Hernanes per circa 11 milioni di euro e Lemina, giovane promettente del Marsiglia. Come giudichi queste due operazioni da parte della squadra bianconera?

Operazioni da ultimo giorno… Hernanes mi piace, Lemina ha notevoli margini di crescita. Ma restano comunque operazioni da ultimo giorno. Fossero stati importanti o nei progetti, sarebbero arrivati molto prima.

In Italia, si tende sostanzialmente a dare poco spazio agli italiani, soprattutto ai giovani provenienti dal settero giovanile. La Nazionale Italiana di questo ne risente. Ne abbiamo avuto la dimostrazione negli ultimi  anni, dove ci è mancato un vero e proprio ricambio generazionale che avrebbe dovuto darci i nuovi Nesta, Totti e Del piero, per intenderci. Come si può, allo stato attuale delle cose, ridare modo ai calciatori italiani, giovani e non, di esprimersi al meglio nei propri club e di ridare quindi lustro alla Nazionale?

Non so rispondere altro che un classico: facciamoli giocare di più. Che significa anche acquistiamo meno stranieri inutili.

Nelle ultime due uscite dell’Italia, abbiamo assistitito ad una sorta di rivoluzione a centrocampo: il doppio regista. Il nostro C.T. non riesce a fare ancora a meno di Andrea Pirlo, apparso però, leggermente sulle gambe. Secondo te, è arrivato il momento di dare le chiavi del centrocampo a Verratti o credi che il talento ex Pescara abbia bisogno ancora di un costruttore di gioco primario, com’è Thiago Motta al Psg?

Credo sia il caso di lasciare la regia dell’Italia a De Rossi, come nella Roma. E Verratti in alternativa.

Nel mondo del calcio, i fondi d’investimento come la Doyen stanno acquistando un’importanza sempre maggiore, al punto tale da arrivare quasi a condizionare le scelte di mercato delle società. Che idea ti sei fatto a riguardo?

Nessuna idea. Se i fondi sono leciti, bene. Se sono fuorilegge, tocca a Federazioni e Uefa intervenire.

Quest’anno la Juventus è partita col piede sbagliato: subito due sconfitte consecutive e poi il pareggio deludente in casa con il Chievo. Si  è trovata ad affrontare subito la Roma. I giallorossi hanno operato ottimamente sul mercato e adesso hanno una squadra che può dare davvero filo da torcere ai bianconeri. Non dimenticandoci del mercato importante che hanno fatto le milanesi, il Napoli targato Sarri e la nuova Fiorentina di Sousa, cosa ti aspetti da questo campionato?

Un campionato molto più equlibrato, rispetto a quelli recenti. Quest’anno basteranno 85 punti per vincere lo scudetto.

A Sandro va un sincero ringraziamento da parte di tutta la redazione di SpazioJ.

Intervista realizzata da Gennaro Bianco

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