Dybala: “Avrei voluto giocare con Del Piero, ora aspetto la Champions. La squadra? Ce ne sono due in particolare sempre pronti a darmi tanti consigli…”

Ci ha messo poco, pochissimo ad ambientarsi. E ancor meno ad entrare nei cuori dei tifosi. Perché a Paulo Dybala, la Joya, il ragazzino che ha intenerito anche un burbero come Zamparini, basta un semplice sguardo. E poi una giocata. È che si capisce subito: ha stoffa, ha voglia, ha talento. Ha la Juve nel cuore, ora. Ed una stagione solo da vivere.

Ai microfoni di FiloDiretto su JTv, l’ex Palermo ha potuto anche raccontarsi. A ruota libera, così come gli piace. Ecco le dichiarazioni più importanti.

IDOLI “Con chi avrei voluto giocare? Ci sono tanti giocatori che hanno vestito la maglia del Juve e penso a Del Piero, Trezeguet e Nedved. Ce ne sono tanti, ma penso che mi sarebbe piaciuto avere questi tre al mio fianco con la maglia della Juve”.

LA PRIMA VOLTA – “Quando sono entrato la prima volta che ho fatto la conferenza stampa il giorno della presentazione e sono entrato sul palco dello stadio è stata un’emozione forte. Già lo conoscevo prima, ma vestivo la maglia d l Palermo, poi quando sono entrato con questa maglia e giocare con la maglia della Juve sono state emozioni molto grandi”.

I TIFOSI – “Come hai detto te, quando giocavo per il Palermo venire a giocare allo Juventus Stadium sapevamo che con tutti i tifosi che stanno li vicini al campo danno una pressione in più. Sono il giocatore numero 12 di questa squadra. Quindi adesso che li ho con me che sono dalla mia parte spero che siano così caldi e di dargli tante emozioni”.

QUALITÀ – La mia miglior qualità penso che sarebbe sbagliato che la dica io. Magari lo devono dire i miei compagni e il mister che mi vedono ogni giorno. Poi da migliorare ci sono tante cose, come ad esempio proteggere la palla e giocare di più sulla destra e cercare di migliorare il fisico. Ci sono tante da fare. Sono venuto qua per continuare a imparare. Penso che tutti mi possono aiutare, il mister e i compagni e tutta la gente dello staff. Penso che lo debba dire il mister o la gente che mi vede sempre. Se lo dico io, non lo so, il modo di calciare, il piede sinistro. Penso che è meglio che lo dice una persona che mi vede ogni giorno  mi conosce”.

ORA LA CHAMPIONS – “Sicuramente sarà la prima volta, la settimana prossima, che giocherò una parita di Champions League e essere li penso che sarà totalmente diverso. Perché giochi contro squadre che fanno un altro calcio e che magari hanno un altro modo di giocare, con altri allenamenti e altri ritmi. Quindi sicuramente sarà così. Non lo ancora perché non ho giocato mai una partita di questo tipo e spero che vada bene. L’inno? Si sicuramente come hai detto te spero di non avere tante emozioni e spero di essere concentrato in quello che dobbiamo fare e sulla partita. Sicuramente è una partita molto speciale, perché se mi toccherà entrare sarà il mio debutto in Champions, quindi una giornata molto importante. Però cercherò di essere concentrato”

SOPRANNOMI –  “Se potete chiamarmi ‘Picciriddu’? Certo che si. Mi fa molto piacere, perché è dal primo giorno che sono arrivato a Palermo hanno incominciato a chiamarmi così. Sono stato 3 anni e ancora mi chiamano in questo modo, anche quando sono tornato la settimana scorsa. Quindi mi fa molto piacere se vogliono continuare a chiamarmi così va bene. Lo hanno detto loro per la prima volta e va bene così”.

DIFFERENZE – “Il campionato? Si penso che è un po diverso, sarà un livello diverso, perché a Palermo gli obiettivi erano altri e noi quando giocavamo nel Palermo cercavamo altre cose. Qua la mentalità è di vincere ogni domenica e in ogni stadio. Adesso che comincia la Champions bisogna cercare di fare quello che la Juve ha fatto l’anno scorso. Quindi devo migliorare tutti gli aspetti. Perché qua, come ho detto prima si deve vincere e ogni partita dobbiamo entrare in campo per giocare sempre in avanti. È un’altra mentalità, altri allenamenti quindi devo essere preparato per questa cosa”.

VERSO IL CHIEVO – “Sicuramente sarà una partita molto dura, perché loro vengono da due partite vinte e hanno battuto la Lazio 4-0. Sono carichi e verranno qua a fare una partita molto importante e cercheranno di portare punti a casa. Noi abbiamo lavorato durante la settimana molto bene e sono rientrati i giocatori dalle nazionali e Simao tutti a posto. Abbiamo recuperato i giocatori infortunati e la squadra adesso è al 100% e vogliamo dimostrare che vogliamo vincere lo scudetto di nuovo”.

IL GRUPPO – “Si penso che questi giocatori e anche altri, sempre mi danno i consigli su come giocare e su come si fanno le cose dentro al campo. Quindi cerco sempre di ascoltarli visto che è tanto tempo che sono qua e stanno facendo molto bene e sono più esperti. Penso che questo mi farà bene per continuare a imparare e come ho detto prima ad essere concentrato sul campo. Marchisio o Buffon quando giochiamo o anche prima della partita sempre mi danno consigli. Ci sono anche altri come Bonucci, Barzagli, Evra e tanti giocarci anche i sudamericani che sempre mi sono vicini e cerco sempre di imparare il massimo”.

 

IL GOL PIÙ BELLO – “Il prossimo spero che sia il prossimo che faccio. Il prossimo spero che sia allo Stadium per festeggiarlo con i miei compagni, con tutta la gente e la mia famiglia che mi starà vedendo dalla tribuna. Sicuramente sarà molto più emozionante degli ultimi gol che ho fatto perché fare un gol allo Juventus Stadium è un’emozione particolare”.

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