In campo o in panchina, Patrice Evra dovrà essere leader

Carlos Tevez, Arturo Vidal, Andrea Pirlo, Simone Pepe, Fernando Llorente, Marco Storari. Giocatori che, ognuno per un motivo diverso, hanno dato tantissimo alla Juventus per quanto riguarda esperienza e leadership: più che in campo, gli addii che hanno caratterizzato l’estate rischiano di farsi sentire soprattutto nello spogliatoio. Uno spogliatoio, quello bianconero, che ha perso numerosi uomini chiave e nel quale sono rimasti, a fare da leader, calciatori come Gigi Buffon, Leonardo Bonucci, Claudio Marchisio e Patrice Evra. Il francese, dopo solo un anno di Juve, è riuscito a conquistare la leadership del gruppo grazie soprattutto alla sua grande esperienza internazionale che ha aiutato molto i bianconeri.

Dopo un’annata da titolare, però, quella appena iniziata potrebbe andare diversamente: l’arrivo del brasiliano Alex Sandro mette infatti a serio rischio il posto di Evra, che potrebbe essere costretto ad accomodarsi in panchina più spesso. Per una lunga serie di motivi Alex Sandro parte decisamente avvantaggiato per un posto nell’undici di titolare. Dalla sua ha l’età e una tenuta atletica inevitabilmente migliore, cosa decisamente importante per gli esterni di Allegri, chiamati a fare un gran lavoro.

Nello spogliatoio bianconero, però, Evra resta e deve restare un “titolare” indiscusso. La sua presenza è troppo importante soprattutto dopo i pesanti addii dell’ultima estate, perché la Juventus ha estremo bisogno di personalità forti che possano aiutare i più giovani; perché questo anno di transizione (come è stato definito da molti) sia anche vincente sarà importante dare continuità, cosa che calciatori come Evra possono aiutare a fare. Patrice quest’anno sarà chiamato ad una sfida ancora più importante: sopportare qualche panchina di troppo, continuando a rivestire i panni del leader. Non sarà semplice: buona fortuna, Patrice. Bonne chance.

Alessandro Bazzanella

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