Conte: “Se uno non gioca non può venire in Nazionale”

Antonio Conte, attuale CT della nazionale italiana di calcio, ha deciso: le porte della Nazionale saranno aperte soltanto a chi gioca titolare nel proprio club.  Ecco le sue parole “Starò molto attento a chi gioca, stavolta ho mantenuto il gruppo dell’anno scorso, ma è inevitabile che col perdurare di situazioni che non giocano, è inevitabile che ci sia un grosso rischio. Ho rispetto nei confronti di chi gioca, preferisco dirlo. Se uno non gioca o fa due minuti non può pensare di venire in Nazionale“.

ITALIA SI ITALIA NO – Sette sono i calciatori a rischio convocazione. Vediamo di chi si tratta. Sirigu è diventato il secondo portiere del PSG, Ranocchia è solo un’alternativa a Murillo e Miranda, Gabbiadini del Napoli sembra non trovare spazio, Immobile nell’ultimo match del Siviglia addirittura è finito in tribuna, El Shaarawy è una seconda scelta al Monaco, Zaza non sembra rientrare nei piani tattici di mister Allegri e Pasqual è una riserva stabile. Antonio Conte per spiegare il suo ragionamento ha preso come esempio il caso Zaza:Simone sa benissimo che ha accettato una sfida importante andando alla Juve. E’ stato titolare della Nazionale e deve ambire alla Juve, ma se non gioca è un problema. Ci aspettano 4 partite e dobbiamo provare a vincerle tutte e provare ad arrivare primi, se questo non dovesse accadere, altri avranno fatto meglio. Ma c’è bisogno di autostima e fiducia per crescere sotto tutti i punti di vista”.

NUOVE CONVOCAZIONI – Durante tutta la stagione il CT della Nazionale terrà sotto controllo anche altri calciatori. Per la difesa occhio a Romagnoli, Rugani, Antonelli e il nerazzurro Santon. Per il centrocampo invece da tenere sotto osservazione il giovane Baselli, Benassi, Valdifiori e Cataldi. In attacco, invece, c’è Berardi del Sassuolo. Attenzione a Paloschi e Bernardeschi. Sotto esame anche Balotelli e Destro.

Orlando Aita (@OrlandoAita)

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