In genere si parla sempre di tesoretto Champions per quanto concerne ricavi da partecipazione e passaggi di turno. Ma per la Juventus l’ultima stagione che l’ha portata a 90 minuti dal sogno si è conclusa con un bel gruzzolone, altro che semplice tesoretto. Tra incassi e botteghino la cifra finale si aggirava sui 100 milioni di euro. Ma non è finita qui: la Champions 2015-2016, che prenderà ufficialmente forma oggi a partire dalle 18 con l’assegnazione dei gironi, permetterà ai club partecipanti ricavi ancora maggiori.
RICAVI AUMENTATI – Si cominicia con le 32 squadre che parteciperanno ai gironi Champions, che riceveranno un minimo di 12 milioni, a fronte degli 8,6 della passata stagione. Le squadre che approderanno agli ottavi intascheranno 5,5 milioni, per i quarti saranno 6 milioni mentre per le semifinaliste saranno 7 a testa. Arrivare a San Siro il 28 maggio 2016 assicura 10,5 milioni, chi alza la coppa ne porta a casa 15. Nella scorsa Champions i premi erano più bassi (rispettivamente, come già detto, 8,6 per i gironi, 3,5 per gli ottavi, 3,9 per i quarti, 4,9 per le semifinali, 6,5 per la finalista e 10,5 per la vincitrice ndr.).
OLTRE OGNI ASPETTATIVA – Una bella dose di denaro che potrà aiutare i club ad aumentare ancora il loro fatturato. C’è infatti una crescita consistente dei bonus e del market pool: la quota per le squadre italiane (Juve e Roma) è di 81 milioni, che viene poi divisa in due parti uguali in base ai risultati dell’annata precedente e al numero di partite giocate in Champions. Facendo un po’ di conti, la Juventus teoricamente potrebbe arrivare ad incassare circa 120 milioni di euro, si parla di un terzo del fatturato totale che nella scorsa stagione ha superato per la prima i 300 milioni. Una prospettiva che va oltre ogni più rosea immaginazione e che conferma come la Champions sia economicamente fondamentale per i club.
Oscar Toson